Era stato Augusto, con il suo rigido sistema monetario, a mettere ordine nel sistema monetario romano. Creò così una più stabile e ordinata produzione di monete dando impulso al commercio con la circolazione costante di monete. L’AUREO, la moneta d’oro, corrispondeva a 25 denari ( moneta d’argento), a 100 sesterzi ( moneta di bronzo) a 400 assi (moneta di rame).
Allora Londra era poco più di un borgo di case, casette piccole ma già costruite con la tecnica del prefabbricato; non c’erano Bukingam Palace e tanto meno Westminster, ma un lungo ponte già attraversava il Tamigi e si alzava già al centro, antenato del London Bridge.Si usava già l’ombrello ma per ripararsi dal sole e non dalla pioggia.
Parigi contava circa 8.000/9.000 abitanti più o meno quanto oggi è il Quartiere Latino. Qui vivevano le tribù dei Parisi (galli) e la Senna con le sue due isole, era un forte centro di commercio e così amata dai romani perché tanto somigliante al Tevere con la sua isola Tiburtina.
I Romani avevano già inventato, importato e perfezionato il riscaldamento ( terme), il torchio, il calcestruzzo, le fogne, gli occhiali, la lente di ingrandimento, i cuscinetti a sfera, la puleggia, la mortadella e il prosciutto crudo e udite udite i manifesti elettorali.
Quanti secoli abbiamo percorso da allora ad oggi dimenticandoci la storia e sentendoci unici e grandi nel nostro secolo e con il nostro Euro di carta. Allora Augusto decise di stampare le monete d’oro e di fare in modo che la zecca non stampasse sempre in emergenza. Promosse la rinascita economica. Oggi chi si presta volontario per un nuovo Augusto del 20° secolo?